E’ sempre presente in Stefano Taccone una calda ironia, lampante anche in questo testo poetico. Il poeta campano sa, con musicalità cantilenante, cogliere il mondo attraverso un riso consapevole che, anche con una certa tenerezza, è in grado di porre dinanzi a constatazioni, ad eventi quotidiani snocciolati nella loro concretezza. Così, attraverso la traduzione di Irene Sabetta, il dolce sonno di un bimbo diviene una ninna nanna a tempo determinato.
Nanna a tempo determinato Temporary nap
bimbo che dorme sleeping baby
placido nella culla peaceful in the cradle
eppure la mamma yet no leasure
non si trastulla for the mother
col pensiero che possa with her constant thought
non sferrare urla that he might scream
da spaccare il secondo the very instant
scaduta la nanna the nap is over
sta per iniziare the countdown
il conto alla rovescia is going to start
“vedrai che non si sveglia” “he won’t wake up, you’ll see”
dice la vicina ignara the unaware neighbour lady says
e invece come da cronometro and though like clockwork
comincia a gridare he starts screaming
chissà cosa lo induce who knows what gets him
a squarciare la gola to open wide his throat
con tale esuberanza in such a vigour
chissà cosa produce who knows what
l’acerba testolina the little brain produces
constatando l’assenza feeling the absence
la mamma corre the mother rushes
a perdifiato out of breath
lo smarrirà prima lei she’ll run out of it
del suo cucciolo delicato before her sweet baby does
Irene Sabetta è poeta, traduttrice e redattrice di “FormaFluens – International Magazine”