Archivio Categoria: FLUID BOOKS

ANTHONY JOHN ROBBINS, “Il più vuoto possibile”
Edizioni Progetto Cultura 2024
nota di lettura di Irene Sabetta

Anthony John Robbins, Il più vuoto possibile, Edizioni Progetto Cultura, collana “Le Gemme” a cura di Cinzia Marulli, traduzione di Mariella De Santis Nota di lettura di Irene Sabetta Il più vuoto possibile è un libro peculiare e prezioso per diversi motivi. Innanzitutto esso appartiene ad un autore scomparso ed è pertanto un lascito postumo […]

ANNE MORELLI “Principi elementari della propaganda di guerra”
ed. aggiornata (Futura editrice 2024) nota di lettura di Tiziana Colusso

L’esercizio dell’intelligenza critica è un’abitudine che fa bene sia in tempo di guerra che di (relativa) pace, ed è importante soprattutto in un’epoca in cui la facilità che i social sembrano garantire a tutti nell’esprimere opinioni rischia a volte di far diventare le parole armi improprie. Tutti contro tutti, tanto le parole sembrano munizione gratuite: […]

Laura Marzi “RACCONTARE LA CURA. Letteratura e realtà a confronto” (Futura, 2024)
nota di lettura di Tiziana Colusso

Per la Collana “SessismoRazzismo” delle edizioni FUTURA, un libro originale nell’approccio e importante nel tema. Nelle società cosiddette avanzate, l’invecchiamento inarrestabile della popolazione e la scarsità degli asili nido per quei pochi che hanno ancora figli, ha fatto sì che il lavoro più diffuso e insieme quello più invisibile sia diventato il cosiddetto “lavoro di cura”, quello svolto da badanti, baby-sitter e inservienti di case di riposo. Si tratta di un lavoro che vede impegnate soprattutto «donne, povere e immigrate», un moltiplicarsi esponenziale di condizioni di marginalità.

MARCO COLLETTI “La Materia non esiste”
(La Vita Felice, 2024) nota di lettura di Letizia Leone

Al punto di frattura, dove collassano i dogmatismi e i vocabolari annessi, parole funzionali quali verità, io, mondo, realtà…, si situano anzi si ‘formano’ i versi di Marco Colletti.  Perché Marco, in fondo è un antico scettico per il quale la struttura della realtà non solo è inconoscibile (eppure così manifesta nella sua illusorietà!) ma […]

DAVID LA MANTIA, “Finestre. Taccuino 1935-2022” (inSchibboleth, 2024)
nota di lettura di Tiziana Colusso

Facendo finta di parlare di sé stesso e delle sue vicende familiari David La Mantia ci parla della poesia, anzi scrive poesia, anche se la forma è quella della prosa, senza essere pretenziosa “prosa poetica” o “poème en prose”, ma proprio prosa, con l’andamento piano della prosa, eppure piena di ritmo, di sussulti, di frasi memorabili, di lampi di illuminazione.