Un poemetto denso, dal ritmo incalzante e costantemente scandito come una vera partitura del pensiero, questo nuovo libro di Stefania Di Lino, corredato dalla prefazione di Agnese Moro e dalla postfazione di Anna Maria Curci, entrambe in sintonia perfetta con l’autrice. Un omaggio di gratitudine alla Poesia e alla parola, l’una figlia dell’altra, unite da indissolubile legame: la poesia nasce / dagli argini rotti della parola / é un dire cosa / che altrimenti non sapremmo /.
Una parola che va oltre il proprio confine, ma fedele al proprio suono e al proprio significato.
E tale parola, che sgorga sempre da una ferita, definisce il legame e stabilisce il collegamento tra memoria e ombra: il tempo dell’esistenza che scorre e la presenza costante dell’ombra, la sua ambiguità, a volte emergente, a volte più nascosta. Questa percezione lucida della condizione umana è resa dall’autrice con chiarezza espressiva e sgomento profondo, mai scomposto, di fronte al dolore. Un canto che ha impianto etico e politico, un’indignazione antica di fronte alla decadenza, all’indifferenza, alla perdita, che si fa gesto di ribellione … per questo scrivo come fossero tutti morti / e come fossi morta anche io /scrivo come potessi contrattatare con Dio / la mia morte…un canto non dimentico di un’eco lirica che giunge improvvisa, inaspettata, come necessità: si scrivono versi a volte / ed é autopsia del cuore / poesia è fare del dolore musica..
Due sezioni, L’equilibrio delle pietre e Figlio mio chiamato da dove compongono l’armonia e il perturbante di questo poemetto pervaso di verità interiore, di lettura consapevole del giardino perduto, di domande urgenti: e allora dimi tu in quale terra / e con quale umanità continuare? /
e di amore infinito, non soltanto per questo figlio che diventa anche simbolo di amore più ampio e universale:
[figlio mio]ti saprò raccontare di stagioni future / quando la parola sarà piegata / alle ragioni del cuore / come un ramo alla terra carico di frutti,
e veicolo di amore per la Poesia, in quanto la Poesia è un atto d’amore e politico al contempo, ci ricorda Stefania nella sua breve nota, dichiarazione autentica di poetica, anticipata dai significativi versi in chiusura:
si cerca ancora
lungo esercizio
è la parola,
Stefania Di Lino è formatrice e docente abilitata all’insegnamento di materie artistiche. Artista e poeta, ha partecipato a numerose manifestazioni leggendo i suoi testi ed esponendo le sue opere anche di visual poetry, in gallerie d’arte e musei, tra cui: Accademia dei Lincei, Palazzo Valentini, Terme di Caracalla, Museo Archeologico di Tolfa, Museo di Roma (Trastevere), Sala Giulio Cesare del Campidoglio, sito Archeologico Città dell’Acqua (Fontana di Trevi), Sala Capitolare del Senato (S.Maria sopra Minerva); Unesco città di Torino, Galleria Biffi di Piacenza; Biblioteche Vallicelliana e Casatense, Renato Nicolini e Gianni Rodari, Galleria d’Arte Moderna, Museo Macro di Roma. È tra le voci presenti nella ‘Poetry Sound Library’, mappa poetica mondiale, curata da Giovanna Iorio,a Londra, e nel VOICE PORTRAITS AT GALLERY N. 32 room 10 ECHOES. Organizza e cura eventi artistici, è membro di giuria in diversi concorsi letterari. Nel 2012 aderisce e partecipa al World Poetry Movement con la Palabra en el Mundo in diverse edizioni. Ha pubblicato Percorsi di vetro, nel 2012, prefazione di Agnese Moro, post fazione di Sandra Cervone, edizioni DeComporre, Gaeta; La parola detta, prefazione di Cinzia Marulli, ed. La Vita Felice, Milano, nel 2017, e Il corpo del padre, con un saggio critico di Anna Maria Curci, per la collana Le gemme, Edizioni Progetto Cultura, Roma 2021. Ha partecipato, in qualità di poeta: ai Laboratori di Poesia all’interno della Casa Circondariale di Regina Coeli. E’ presente tra i poeti invitati in più occasioni al Teatro di Marcello, ai Poeti all’Isola Tiberina, in occasione dell’Estate Romana, al Chiostro Campitelli, alla Sala Baldini di Roma; al Bibliobar di Castel S. Angelo, Casa delle Letterature, Roma. I suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue, tra cui: tedesco, cinese mandarino, inglese, albanese, greco, e spagnolo, e sono stati pubblicati in diverse antologie e riviste specializzate come Neobar, Edilet Lazio, Fiori del male, Imperfetta Ellisse, Blanc de ta nuque, Tragico Alverman, Poetarum Silva, LaRecherche, Fusibilia, Poeti nel Parco. Cura recensioni, è redattrice presso il Blog e rivista cartacea Bibbia d’Asfalto.