Toni Maraini, scrittrice, poetessa, saggista, storica dell’arte, studiosa del Maghreb, ci ha fatto il dono di questo suo testo dolente e riflessivo. Per una volta facciamo una deroga al “format” di Formafluens Magazine, che prevede per ogni testo la traduzione a fronte. Toni Maraini le lingue le ha attraversate con la sua esperienza, con il suo corpo, con la sua scrittura. Ha vissuto nel Maghreb, a Parigi, negli Stati Uniti. Le chiederemo un suo testo in francese, prossimamente, ma oggi vogliamo offrirvi questa riflessione che è quasi una preghiera laica. Per chi vuole approfondire l’autrice, segnaliamo il suo sito: https://tonimaraini.org/
TONI MARAINI Nel cono d’ombra ( Dic. 2023/Feb. 2024)
Caro Bertolt Brecht dove sei?
Dove sono poete e poeti
per dire l’orrore, l’ingiustizia, il dolore?
Per dire come facesti tu nell’Europa in guerra
«Quando quelli che stanno in alto affermano:
pace e guerra sono di natura diversa,
la loro pace e la loro guerra sono come vento e burrasca…
la loro guerra uccide tutto quello che
ancora sussiste della loro pace.
Quando coloro che stanno in alto dicono:
questa è la strada per la gloria,
quelli che stanno in basso dicono:
questa è la strada per la tomba…».
E dove sei amico Ferlinghetti col tuo poema
contro la Guerra del Golfo e le «bombe che
continuavano a cadere come denti di drago»
con uranio, fosforo e invito all’odio
mentre un uomo correva con la testa mozza
e una donna lo seguiva col suo cuore in mano?
Dove la poesia di May Mudhaffar su Baghdad
messa a ferro e fuoco mentre “c’era tanta gente
che lentamente sorseggiava il caffè… poi
presero fuoco teste, membra, corpi
ma rimase l’anima, imprigionata tra il fiume e le mura»?
Ignota è quella di Etel Adnan sul ragazzino di Palestina
che su una parete in rovina a Jenin aveva scritto:
« c’è vita prima della morte? ».
Tra terre e mari s’intrecciavano le vostre voci
tra guerre e ingiustizie davano parola ai popoli
con versi che scuotevano gli animi.
Anni sono passati e in tanti avevano dimenticato
i devastanti effetti di siffatto scompiglio.
Credemmo che la ragione avesse infine prevalso.
Ma ancora una volta conquiste e invasioni
riprendono con poderose tecnologie a devastare.
Abbondano disinformazione, proclami d’ogni parte
reciproci orrori e intanto
come vento e burrasca
bombe fendono l’aria e a Gaza
bruciano a migliaia bambini, donne, uomini
prendono di mira abitazioni, scuole
Ospedali, Campi di rifugiati,
vestigia storiche e perfino cimiteri
per cancellare ogni memoria
e in migliaia hanno fame e sete,
in migliaia muoiono tra le macerie
poeti e poete sono uccisi
medici, giornalisti, persone che aiutano
e la narrazione della “strada per la gloria”
occulta la “strada per la tomba” …
Mentre in Occidente la gente è portata
a convivere con un cono d’ombra
di notizie che giostrano tra il vero e il falso
e ore&ore si consumano in zummate online
e parole&parole scorrono tra terre e mari
e poete e poeti con forza di nuovo scrivono
poesie occultate dai media e dal sentire comune
“quelli che stanno in alto”
proseguono il loro fine strategico.
Eppure, come scrivevi tu, caro Brecht,
Comandanti e Generali possono dare ordini
e avanzare con propositi di annientamento
ma quelli che stanno in basso
«hanno un difetto… sanno pensare! »…
Appelli dì solidarietà
coscienze sgomente e indignate
persone che informano, pensano, si impegnano
manifestano in strade e piazze del mondo
contro questa guerra, e contro ogni guerra
(tanti sono oggi i conflitti nel mondo)
s’uniscono nel quotidiano vivere
per una pace e per infrangere
il sudario di silenzio
e il sentimento d’impotenza
che tra venti e burrasche ci avvolge
in un cono d’ombra.
Toni Maraini